Jimmy

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giovedì 20 aprile 2017

DEVI CAMBIARE LA TUA VITA a cura di Bianca Frasso




DEVI CAMBIARE LA TUA VITA

una mostra di  

Flavia Albu, Federico Cantale, Alessandro Facchini, Luca Laurora, Jimmy
Milani e Giacomo Montanelli. 

a cura di Bianca Frasso 

«Ogni artista, ossia ogni specie, cerca di realizzare l’acrobazia delle acrobazie, vale a dire sopravvivere» Sloterdijk, Devi cambiare la tua vita (2009)
La mostra riunisce Flavia Albu, Federico Cantale, Alessandro Facchini, Luca Laurora, Jimmi Milani e Giacomo Montanelli all’interno degli spazi dell’hangar dell’Ex Macello di Milano. Per i sei artisti questo luogo non è solo una cornice, ma lo scheletro su cui costruire i muscoli di un discorso sul fare artistico, intrecciato a riflessioni che guardano all’antropologia filosofica.
Diverse sono le suggestioni cui queste pareti rimandano. La volta carenata in cemento dei primi del ‘900, una moderna cattedrale della Milano industriale. La pancia di una Molly Aida in disarmo, celebre nave di Fitzcarraldo, corriera di meraviglia e distruzione: come Fitzcarraldo portava Caruso agli Indios Aguaruna, gli artisti portano qui immagini e oggetti che impongono allo spettatore di essere guardati. Un luogo consacrato all’esposizione, la loro chiesa dell’arte. Lo spazio e le azioni che in essa prendono forma non sono neutri; ogni gesto veicola un messaggio, che lo si voglia o no. Le immagini possono essere ammiccanti, le forme manipolatrici e in questo gioco di forze di potere l’artista assume una posizione ambigua. Entrare nello spazio espositivo vuol dire accettare di esporsi alle sue tensioni e influenze.
Fare arte è per l’artista un esercizio prima di tutto individuale, un’antropotecnica volta al tentativo di ricostruzione del proprio dove – una sfera immunologica – in cui poter sostenere serenamente il confronto con una natura potentissima e inconoscibile (Sloterdijk). Ma il momento dell’esposizione all’altro traccia quella soglia dove l’esercizio su se stessi diventa intervento sul mondo e talvolta colonizzazione del pensiero altrui. Tutte le metafisiche religiose e filosofiche, antiche e moderne, sono condotte da questo vettore verticale, dove l’azione è volta in direzione migliorativa. Devi cambiare la tua vita, il monito che sussurrano le pareti di questo spazio, allude provocatoriamente a questa tensione verticale, bandita dal pensiero contemporaneo a partire dagli ultimi decenni del ‘900 perché tacciata di condurre a pericolose derive metafisiche o moraleggianti. Riconsiderare questa spinta verticale non vuol dire però erigere nuove chiese, fondare nuove dottrine o scuole. Vuol dire pensare in termini di rivoluzione, anziché di evoluzione. Nella consapevolezza che il soggetto non è altro che una costruzione, la chiamata all’azione proviene da una forza superiore: dal mondo stesso, dalla necessità di una risposta comunitaria alla crisi globale (Sloterdijk).
Ancora lontani dal voler proporre nuovi modelli del vivere su scala globale, i sei artisti in mostra abbozzano i loro primi esercizi per la cura del sé (Foucault). Gli strumenti del fare di cui si muniscono sono vie di intervento sul mondo, dove allo stato di cose si sostituisce un immaginario con effetti altrettanto reali sul loro quotidiano, oltre che sullo sguardo di chi incontrano. 

2 – 9 maggio 2017

Opening: 2 maggio 2017 | ore 18.30 Hangar Ex Macello, MACAO Viale Molise, 68, 20137 Milano 


evento fb
https://www.facebook.com/events/421103658276446/ 

mercoledì 19 aprile 2017

OSSERVATORIO 9 - la carica dei 104

Anch'io invitato ad esporre in questa importante collettiva ad Arena Po






La Scuola di Pittura dell’Accademia di Brera è la più grande fra le accademie d’Italia e comprende quasi 900 studenti, una notevole riserva di giovani talenti, molti dei quali provengono da varie parti del mondo, attratti dalla notorietà internazionale di Brera.
All’interno di questa vasta realtà creativa 30 docenti hanno invitato 104 studenti, i più maturi e interessanti di questo anno accademico, ad esporre in “OSSERVATORIO 9”.

Si tratta di una selezione rigorosa che testimonia la vitalità ed al tempo stesso la diversità e la qualità dei tanti linguaggi dei giovani allievi di Pittura.
Sono allievi ma noi docenti li consideriamo giovani artisti, sicuri che molti di loro si affermeranno a livello nazionale e internazionale. Questo ricco mosaico di variegate personalità affollerà fra il 22 e il 25 aprile il piccolo Comune di Arena Po, in provincia di Pavia; un Comune che in maniera lungimirante si è convenzionato per i prossimi 10 anni con l’Accademia di Brera proprio per consolidare una sua storica vocazione identitaria di sensibilità nei confronti dell’arte.
La carica dei 104 giovani artisti si manifesterà nell’esposizione di oltre 300 opere all’interno dell’antico Palazzo Mandelli, un maniero del ‘700 in disuso da molti anni ma che viene recuperato, se pur in parte, in questa occasione grazie al fascino un po’ decadente dei suoi ampi ambienti interni ed esterni.

Contemporaneamente a poci passi da Palazzo Mandelli, al Castello dè Beccaria, si inaugura una importante mostra personale del Maestro ARCANGELO mentre sul piazzale all’esterno del castello si inaugura la grande scultura in bronzo “IN-ES” concessa in comodato d’uso al Comune di Arena Po dal Maestro Giuseppe MARANIELLO.

Sabato 22 aprile dalle ore 10,30 in poi inizierà quella che si preannuncia come una vitalissima Kermesse di artisti, visitatori, appassionati d’arte, critici d’arte, collezionisti, docenti accademici, giornalisti, amici e curiosi, una circostanza davvero speciale per capire in quale direzione si muove la creatività artistica giovanile e su quali talenti puntare per il futuro.

Una kermesse, appunto ma all’interno della grande festa popolare di San Giorgio, Patrono di Arena Po, con varie manifestazioni, mercatini, antiquari, esposizioni di macchine agricole, animali, giostre, escursioni in barcone sul Po, fuochi d’artificio ma anche tante occasioni per gustare la famosa gastronomia locale fatta di favolosi salami, gustosissimi risotti, fritture di rane e pesciolini, toro alla brace ed il tutto bagnato dai vivaci vini dell’Oltre Po.



La carica dei 104

Abate Valerio, Abico Stefania, Albu Flavia, Ambrosini Sara, Aoki Yuki, Barbagallo Andrea, Barbuto Benedetta, Barchitta Alessio, Baroli Dario, Bellanca Erika, Bendinelli Giovanni, Bertazzoli Nausika, Bertoldo Elias, Blandino Leonardo, Borsato Maria Elena, Boscarini Alessandro, Braconi Lara Ilaria, Burelli Maurizio, Canali Barnaba, Cao Zhehao, Colturani Francesca, Chiarelli Magda, Delle Castelle Miriam, De Pinto Roberto, D’Anza Francesca, Di Mattia Stefania, Dolcemare Ginevra, Donato Martina, Feraboli Erika, Feraboli Sofia, Ferrarini Gabriele, Ferri Gaia, Fioranelli Lorenzo, Fucci Mattia, Fukahi Taiyo, Galeotti Stefano, Galiotto Agnese, Gambini Leonardo, Gatiatyllina Giulia, Ghidelli Irene, Greco Silvia, Guihan Ren, Iozzi Isabella, Jafarpour Zahra, Kashani Media, Kelolli Qani, Keshan Hou, Lazzaron Giulia, Li Elay, Locatelli Giulio, Longone Michela, Lu Jingqiu, Lugoboni Tommaso, Mansi Carlotta, Marelli Pietro, Marzone Ruggero, Melluso Chiara, Mentasti Cecilia, Milani Gianmaria, Mircevska Ivana, Monguzzi Eleonora, Mos Yuliya, Moscatelli Rachele, Naderi Soheil, Nosella Alessia, Oppizzi Michele, Parise Simone, Pavesi Eleonora, Perucchini Jemberu, Pesenti Iacopo, Pirovano Emanuele, Protti Lorenzo, Pugliese Emanuela, Qian Zhang, Razeghi Dina, Roh Hyekyeong, Ronca Francesca, Rota Martina, Riva Marco, Santagostino Paola, Santoli Tiziana, Santoro Francesca, Sclavi Priscilla, Sheytakov Daniel, Si Jing, Silvestrini Lorenzo, Skraqi Fabiola, Spadoni Alessia, Svetlozarova Ludmilla Mladenova, Stucchi Noemi, Tagliabue Cecilia, Tarabusi Ginevra, Taverna Dario, Tchalakova Vassilena Kirilova, Tiboni Mariachiara, Topalli Fikrete, Tuci Paula, Viganò Tessa, Vukojevic Anastasaja, Zaghetto Sara, Zhang Yuan,
Zokaie Nooshin


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